UNA STORIA CHE GUARDA AL FUTURO

F

abio Inghirami iniziò dal nulla l’attività nel campo della confezione – nel 1949, grazie a un prestito dei genitori di 7 milioni, con 24 macchine per fare camicie, sistemate a pianterreno nella sua casa di Sansepolcro, e con 28 persone che confezionavano 120 camicie al giorno – dopo aver sentito dire che negli Stati Uniti si era affermato l’uso delle camicie fatte in serie che aveva rivoluzionato il mercato americano.

160521-FabioInghiramiAi_Shot14_028

160511-fabioinghiramiai_shot03_007

160511-FabioInghiramiAi_Shot05_011

Imprenditore innovativo non solo a livello nazionale, per scelte e decisioni operate soprattutto nel periodo fra il 1979 e il 1989, creò e strutturò il Gruppo Inghirami in modo da realizzare il completo sviluppo del processo produttivo, dall’ideazione alla materia prima, fino alla completa realizzazione dei capi Integrando sinergie e potenziando le aziende. A partire dalla fine degli anni ’70 è stato uno dei primi promotori del Made in Italy nel mondo, contribuendo con il Suo impegno personale e le Sue iniziative, anche per le cariche da Lui ricoperte, a diffondere, nell’interesse generale, un’immagine del Made in Italy nel Mondo.

Cercò di consolidarne le forme organizzative e gli investimenti per sostenerne la presenza sui mercati esteri, nella consapevolezza che il fattore moda costituiva il perno della strategia di riposizionamento competitivo delle imprese del comparto tessile abbigliamento, il cui peso era elevato all’interno della nostra economia.

“LO CHIAMANO L’AVVOCATO, MA FABIO INGHIRAMI È IL DEMIURGO DI UN IMPERO, IN UN MONDO NUOVO”

A. MANCINELLI – MAGGIO 1993

160511-FabioInghiramiAi_Shot08_020

A tale scopo organizzò manifestazioni di grande successo, come Modit a Milano, Pitti a Firenze, Uomo Moda a New York e, poco prima di morire, Alta moda Moscow.

Per gestire un gruppo di tali dimensioni, articolato in tanti diversi settori, Fabio Inghirami attribuì un ruolo fondamentale al prodotto come primo veicolo delle strategie di promozione, ma fu un pioniere anche in campo pubblicitario. Fu tra i primi a comprendere il valore della comunicazione per promuovere i prodotti.

160511-FabioInghiramiAi_Shot12_026

Numerose furono anche le cariche ricoperte dall’Inghirami. Dal 1976 al 1983 fu presidente dell’ Associazione industriali di Arezzo; dal 1977 al 1983 presidente dell’Associazione nazionale industriali dell’ abbigliamento; dal 1979 membro della giunta di Confindustria; presidente dell’Ente Fiere italiane maglieria e abbigliamento (EFIMA); dal 1980 al 1990 dell’Ente Moda Italia (EMI); dal 1994 presidente di Europe Selection, costituita con capitale EMI e LGEDO (leader delle manifestazioni di moda in Germania), dal 1985 faceva parte della ElTAC, associazione dei maggiori gruppi tessili e abbigliamento europei. Ufficiale (1964), commendatore (1969) e grand’ ufficiale (1978) al merito della Repubblica, il 9 luglio 1983 fu nominato cavaliere del lavoro.